venerdì 30 novembre 2007
Intervallo...
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martedì 27 novembre 2007
ANNAPOLIS, AL VIA I NEGOZIATI DI PACE.
Abu Mazen: «Il futuro Stato Palestinese dovrà avere Gerusalemme est come capitale» ha ribadito Mahmud Abbas. «Vorrei che ognuno mettesse la sua esperienza per superare le sfide sul cammino della pace. Vogliamo la pace, che è il bene per noi e per voi. Pace e libertà sono un diritto per noi e per voi, guardiamo insieme al futuro con fiducia e speranza in modo che questa terra così sofferta, in modo che la pace non sia così impossibile, se c'è speranza e desiderio noi raggiungeremo questo scopo. Non dobbiamo perdere questa occasione, potrebbe non ripresentarsi, più pensiamo al futuro dei nostri bambini».
Ehud Olmert:«affronteremo tutte le questioni che sono state finora evase, lo faremo direttamente, apertamente e coraggiosamente. Non ho alcun dubbio che la realtà creata nella nostra regione nel 1967 cambierà in modo significativo. Sarà un processo estremamente difficile per molti di noi, ma cionondimeno è inevitabile, lo sappiamo e siamo pronti. E' arrivato il momento di fare la pace».
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lunedì 26 novembre 2007
IL PARLAMENTO EUROPEO AGLI STATI MEMBRI: ADOTTATE SALARIO MINIMO CONTRO POVERTÀ
La Risoluzione rivolge un appello agli Stati membri affinché istituiscano un salario minimo degno "per rendere il lavoro finanziariamente redditizio", combattano la povertà dei bambini e procedano a scambi di buone pratiche in vista d'incoraggiare i giovani a non abbandonare la scuola prima di aver acquisitole competenze necessarie per raggiungere il mercato del lavoro.
Il Parlamento si rallegra inoltre della proposta della Commissione europea di fare del 2010 l'anno europeo della lotta contro la povertà e l'esclusione sociale, e di quella relativa a una direttiva che preveda sanzioni contro i datori di lavoro di paesi terzi in soggiorno irregolare "per evitare lo sfruttamento dei lavoratori più vulnerabili".
"Nessuno emendamento della plenaria è stato portato alla relazione della commissione parlamentare degli Affari sociali e dell'occupazione del PE", ha osservato Elizabeth Lynne, che si è altresì rallegrata della "cooperazione molto stretta su questo dossier" della Commissione europea e dellaPresidenza portoghese dell'UE "che ha fatto della politica sociale una priorità in Europa". "La sfida che dobbiamo raccogliere in Europa, è l'equità, la speranza persa, il fatto di continuare a vivere senza doni, senza elemosina", ha commentato la signora Lynne presentando la sua relazione ai deputati europei.
Una situazione incredibile "mentre siamo nel 2007, celebriamo i 50 anni del Trattato di Roma, i 50 anni di una crescita economica e nonostante questo, oltre 72 milioni di cittadini continuano a vivere nella povertà, e il divario tra ricchi e poveri cresce sempre di più e si estende in molti Stati membri".
Il nostro obiettivo è chiaro: nessuno deve essere dimenticato. La visione dell'Europa, è la libertà per tutti, è offrire a tutti le stesse opportunità di avere un lavoro", ha esclamato Elizabeth Lynne aggiungendo che "l'uguaglianza è complessa e una prevenzione rapida è vitale".
Elizabeth Lynne ha ritenuto inoltre "scandaloso che cinque Stati membri non abbiano un salario minimo e negli altri, è talmente basso che l'8% della popolazione soffre di una povertà legata all'assenza di lavoro!"
Tutto bene, quindi? La risoluzione però, non ha valore legislativo.
Lynne ha concluso dicendo che l'Europa sta perdendo la battaglia contro la povertà e l'esclusione sociale.
Se volete dire la vostra, vi segnaliamo che la Commissione Europea ha aperto una procedura di consultazione che si chiuderà il 15/02/2008.
La Commissione si avvale dello strumento della consultazione pubblica per rivedere le sue proposte (secondo il Diritto Comunitario è alla Commissione che spetta l’iniziativa legislativa).
I contributi verranno tutti pubblicati, a meno che non si sia specificato il contrario.
Per maggiori dettagli collegatevi qui.
Per Vladimir Spidla, che è appunto il Commissario europeo agli Affari sociali e all'Occupazione, serve "la volontà politica di combattere l'esclusione, bisogna trasporre i vari obiettivi sociali nelle legislazioni nazionali appropriate, e se necessario avviare procedure d'infrazione contro gli Stati membri che violano queste legislazioni".
Ha annunciato che la Commissione avrebbe:
1) proposto principi comuni sull'inclusione sociale sotto forma di raccomandazioni della Commissione. Questo è previsto per la seconda metà del 2008;
2) presentato, tra qualche settimana, nuove misure per promuovere l'integrazione delle persone disabili,
3) adottato, prima dell'estate 2008, una proposta volta a colmare il divario attuale in materia di protezione disposto dall'articolo 13 del Trattato (antidiscriminazione).
"La realtà sociale sta evolvendo, cambiando. Sono convinto che il concetto di base, vale a dire l'equilibrio tra l'economia e gli aspetti sociali, ecologici e ambientali, resta primario. Spetta a voi trovare le misure giuste per superare i problemi attuali", ha concluso il Commissario.
Il tutto quando 78 milioni di cittadini comunitari vivono al di sotto della soglia di povertà.
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Indennità di disoccupazione per i Precari. La proposta c'è ma i giornali non ne parlano.
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venerdì 23 novembre 2007
RigenereRai
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mercoledì 21 novembre 2007
Avanti Savoia II - re travicelli e re carotoni
il rosso tappeto.
Apriamo la strada
al re Sottaceto.
E' bello, è gioviale,
non è materiale.
I soldi sudati
mangiando Saclà
lui stesso li dona
a chi non ne ha.
Su popolo vile,
non stare a magnare
l'infame brodaglia:
dè, corri veloce
al Conàd vicino
e segui l'esempio
del buon principino.
Ma quale Custoza
ma quale Unità.
La storia si onora
acquistando Saclà.
Tu vil mazziniano,
tu anarchico strano,
se vuoi ribellarti,
non serve sparare.
Un sedan biologico
or puoi comperare.
La stirpe rientra,
la storia è ripresa.
Su vieni felice
a fare la spesa.
E dentro lo stemma
lì sopra il portone
non croce sabauda
ma un bel carotone.
Giovanni Ferrari
AVANTI SAVOIA...
Come non definire la spudorata richiesta degli ex-regnanti se non come un fantastico spunto per qualche numero da avanspettacolo? Roba che nemmeno il miglior Lino Banfi, ai tempi del Teatro Volturno di Roma, sarebbe stato capace di immaginare.
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lunedì 19 novembre 2007
"MANIFESTO DI BIOETICA LAICA"
Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni
Sede legale: via Avigliana 42, 10138 Torino (TO)
tel/fax: +39.011.4341952
ore 09,00 Saluto delle Istituzioni
Introduzione: Tullio Monti - Coordinatore della Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni
Presentazione del Manifesto: Maurizio Mori - Professore di Bioetica, Università di Torino
Carlo Augusto Viano - Professore Emerito dell'Università di Torino
Eugenio Lecaldano - Professore Ordinario di Filosofia Morale, Università di Roma
Alberto Piazza - Professore Ordinario di Genetica Umana, Università di Torino
Patrizia Borsellino - Professore Ordinario di Filosofia del Diritto, Università di Milano
ore 14,30:Interventi di:
Aldo Fasolo - Professore Ordinario di Biologia, Università di Torino
Sergio Rostagno - Professore Emerito della Facoltà Valdese di Teologia
Gianni Vattimo - Professore di Filosofia Teoretica, Università di Torino
Carlo Flamigni - Professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia, Università di Bologna
Demetrio Neri - Professore Ordinario di Bioetica, Università di Messina
Claudia Mancina - Professore di Filosofia, Università di Roma
ore 17,30: Interventi conclusivi:
Marco Cappato, Europarlamentare e Presidente dell'Associazione Luca Coscioni
Magda Negri, Senatrice
Valdo Spini, Deputato
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Oltre 7 milioni di lavoratori vivono con meno di 1000 euro. Oltre 1 milone e 600mila i poveri tra i giovani
ALLARME GIOVANI: OLTRE 1MLN E 600 I POVERI
Sono 7,3 milioni i lavoratori in Italia che guadagnano meno di 1000 euro al mese, oltre 14 milioni quelli che vivono con meno di 1.300 euro. I dati emergono dal rapporto "su salari e produttivita' in Italia e in Europa" dell'Ires-Cgil.
La situazione peggiora al Sud, dove un lavoratore guadagna in
media 969 euro di salario netto mensile (-13,4% rispetto al
dipendente standard); tra i dipendenti delle piccole imprese
(-26,2%); tra gli immigrati (-26,9%); per le donne (-17,9%) e per
i giovani di eta' compresa tra i 15 e i 34 anni (-27,1%).
E ancora, l'indagine porta alla luce una "questione
giovanile". Secondo l'indagine, infatti, un apprendista di
eta' compresa tra i 15 e i 24 anni guadagna in media 736 euro
netti mensili. Un collaboratore occasionale, tra i 15 e i 34
anni, guadagna mediamente 768 euro netti mensili. Un cocopro o
cococo tra i 15 e i 34 anni ne guadagna 899.
Anche secondo gli ultimi dati Istat, sottolinea il
rapporto, 1 milione e 678mila giovani tra i 18 e i 34 anni
(ovvero il 13,7%) sono poveri, percentuale superiore alla media
(13,1%).
per consultare la tabella:
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domenica 18 novembre 2007
IN CHE SENSO?
Evidentemente s'è scordato che da appena quattordici anni, e dopo tre mandati da presidente del consiglio (maggio 1994/gennaio 1995 - giugno 2001/aprile 2005 - aprile 2005/maggio 2006) fa ormai pienamente parte di quel cosiddetto teatrino della politica da lui tanto dileggiato...a parole.
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mercoledì 14 novembre 2007
VIVA IL RE!!
La questione in oggetto non è particolarmente importante, è più utile ricordare alcuni fatti e citarne altri, per cercare di fornire elementi di valutazione dei due uomini politici, il monarca ed il presidente, visto che quest'ultimo è, da qualche tempo, asceso allo stato di icona di alcuni pezzi della sinistra internazionale.
Oltre a rendere migliore la situazione abitativa Hugo Chavèz ha profuso incarichi ai suoi congiunti: il fratello maggiore Adan è ministro dell'educazione, Narciso è plenipotenziario (ossia responsabile degli accordi tra Cuba e Venezuela), Anibal è sindaco di Sabaneta (città natale della famiglia), Argeny è segretario di stato a Barinas (incarico creato appositamente per lui nella regione venezuelana), Adelis è consigliere d’amministrazione di una banca privata che gestisce i fondi del governo (la Sofitasa).
La scorsa estate un articolo apparso su "La Repubblica" (10 giugno 2007, pagina 19) riportava alcuni di questi aspetti, tra cui, le spese sostenute a palazzo, il Presidente Chavez, venutone a conoscenza, durante la trasmissione "Alò Presidente" (suo programma televisivo personale, che dura anche parecchie ore) ha risposto citando dati mai riportati dal quotidiano, rigirando il discorso su un'icona (vecchia oltre 100 anni) appartenuta ad un eroe nazionale venezuelano, Pedro Pérez Delgado detto Maisanta.
I più importanti canali privati nazionali, non soggetti al controllo governativo, che trasmettono via antenna sono Televen, Venevisión (vengono esclusi dalle critiche governative i vari canali di sola musica come Puma TV - in via d'acquisto da parte del governo - e di solo sport come Meridiano Televisión), mentre quelli che trasmettono via cavo sono Globovision, Canal de Noticias (entrambe televisioni di solo notizie e di approfondimento, ma in opposizione al governo) ed in ultimo RCTV.
Forti sono le critiche per la legge per la tutela dei minori e di responsabilità dei media, emenata in seguito al tentativo di golpe del 2002, che vieta la trasmissione di immagini violente prima delle dieci di sera. Ciò riduce la possibilità d'informazione ai cittadini venezuelani in caso di scontri violenti tra polizia e cittadinanza stessa. In seguito a queste nuove leggi di tutela, i canali come Televen e Venevision, per il loro rigoroso rispetto, ora vengono ben considerati dal governo.
E' fantastico sperare che un giorno "un'altro mondo sia possibile", sarebbe auspicabile credere che da subito si possa pensare in un altro modo...
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martedì 13 novembre 2007
Giù l'IVA, in alto...i cuori!
di Marco Zatterin (da La Stampa.it)
Certo non è questa la soluzione del problema e fa venire i brividi l’idea che si debba discutere se un profilattico sia di destra o di sinistra.
There's a real chance the European Ministers may move on this, if weget enough people behind the campaign you may be able to enjoy safeloving at a fraction of the current cost!
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lunedì 12 novembre 2007
Ernesto Nathan un grande laico, un grande sindaco, un unico interesse: la cosa pubblica
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Cittadinanza europea e Bilancio, ovvero né veramente rappresentati e né propriamente tassati
Che dire, da noi il più famoso blogger è il ministro Clem Mastella, mentre a Bruxelles la Commissaria Europea alla Programmazione Finanziaria e Bilancio apre un blog di dibattito sul futuro Bilancio comunitario.
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IL PROBLEMA NON E' LA CADUTA MA L'ATTERRAGGIO.
che cade da un palazzo
di cinquanta piani.
Mano a mano che cadendo
passa da un piano all'altro
il tizio, per farsi coraggio, si ripete:
"Fino a qui tutto bene.
Fino a qui tutto bene.
Fino a qui tutto bene."
Il problema non è la caduta ma l' atterraggio.
(L' Odio - Mathieu Kassovitz)
Alla luce dei comportamenti delle autorità, abbastanza incapaci di gestire le situazioni, e del più preoccupante stato dell'informazione in questo paese, in cui chiunque ormai si sente in diritto di esprimere le proprie opinioni anche se del tutto prive di senso, solo per avere i tre minuti di passaggio sullo schermo televisivo, è drammatico rendersi conto di come questo paese stia strappando ogni sorta di legame sociale che c'è alla base di una comunità.
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venerdì 9 novembre 2007
Sicurezza: Economist, dure critiche a politici italiani nel mirino i governi Prodi e Berlusconi, Veltroni e Fini
Duro articolo dell'Economist contro
i politici italiani - di governo e di opposizione - sulla
risposta all'uccisione di Giovanna Reggiani.
''I leader politici italiani - inizia l'articolo - non sono
particolarmente stimati fuori (ma anche dentro) il loro paese.
La loro gestione della prima crisi generata dai rapporti
razziali ha mostrato perche'. Tra i primi aggettivi che vengono
in mente ci sono opportunisti, istrionici, irresponsabili e,
forse nella migliore delle ipotesi, insensibili''. Il
settimanale ricorda poi i fatti dell'omicidio Reggiani, ''un
crimine orrendo'', di cui il romeno Nicolae Mailat si dice
innocente: ''Ma niente di tutto questo ha avuto peso nel clamore
che e' seguito'', nota ricordando che gli immigrati romeni,
''molti dei quali rom, hanno senza dubbio portato problemi,
particolarmente a Roma''.
''Ma il motivo per il quale sono arrivati cosi' numerosi e'
che i politici italiani li hanno incoraggiati. L'ex governo di
centrodestra di Silvio Berlusconi tolse le restrizioni ai visti
per la Romania cinque anni prima che entrasse nell'Ue, a
gennaio. L'attuale governo di centrosinistra di Romano Prodi ha
scelto di non limitare l'ingresso dei lavoratori romeni dopo
l'ingresso. I romeni erano inizialmente popolari. Parlano una
lingua romanza. La maggior parte si integra facilmente''. Ma
questa politica, si nota, ''non e' stata seguita da passi per
offrire alloggio temporaneo per i nuovi arrivati. Parte della
colpa deve cadere sul sindaco di centrosinistra di Roma, Walter
Veltroni, che e' stato il primo responsabile di aver spinto il
governo nel panico dopo l'omicidio Reggiani''.
L'Economist attacca i decreti per le espulsioni: ''L'aspetto
piu' scioccante e' che il decreto prende di mira apertamente i
romeni. Nel preambolo si legge: 'la percentuale di reati
commessi da stranieri e' cresciuta, e quelli che commettono piu'
reati sono i romeni''. Ma, dice il giornale citando una
statistica della 'Stampa', questo e' vero in assoluto solo
perche' i romeni sono piu' numerosi, infatti la proporzione di
romeni denunciati o arrestati nel 2006 e' piu' bassa che nella
maggior parte dei gruppi di stranieri.
''Da allora, i rom sono stati oggetto di abusi al vetriolo.
Gianfranco Fini, il presumbilmente riformato leader degli ex
neofascisti li ha accusati di far prostituire le loro donne, di
approvare il rapimento di bambini e di credere che il furto sia
moralmente giustificato'', scrive l'Economist, affermando che
''Fini sembra pensare che l'oratoria dell'odio razziale
aumentera' le sue prospettive'' di diventare leader del
centrodestra.
E commentando la richiesta di aiuti europei fatta da Italia e
Romania per affrontare il problema delle migrazioni, conclude:
''Quando c'e' un problema, tira fuori la mano e chiedi i soldi.
E' la stessa accusa che molti fanno agli zingari''.
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giovedì 8 novembre 2007
La Chiesa anche quando fa impresa non è uguale di fronte alla legge
Nonostante ci siano sempre più Hotel gestiti dalle suore (vedi la Stampa di oggi), e nonostante la lettera di richiamo dell'Unione europea in cui si richiede un chiarimento per quanto concerne i vantaggi di cui gode la Chiesa per quanto riguarda il pagamento dell'Ici su immobili utilizzati per attività commerciali, ieri il Senato della repubblica ha votato contro un emendamento presentato dai senatori socialisti Montalbano, Barbieri e Angius, che sanava questa situazione. L'emendamento dei socialisti, infatti, proponeva di reintrodurre il pagamento dell'ici per le confessioni religiose esclusivamente sugli immobili utilizzati per attività commerciali. Non si capisce infatti perché delle attività esplicitamente lucrative ma condotte da enti collegati direttamente a confesioni religiose debbano godere di una condizione di favore minando così il regime di concorrenza rispetto alle altre imprese.
Il fronte cattolico guidato da Udc e Pd ha comunque fermato l'approvazione di questa norma. Quello che ha dell'incredibile però è stata l'astensione della sinistra cosiddetta radicale ossia Rifondazione comunista, il gruppo Verdi - Comunisti italiani e Sinistra Democratica.
Il Governo e il Parlamento comunque dovranno rispondere prima o poi alla richiesta di chiarimento dell'Unione Europea. E staremo a vedere.
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martedì 6 novembre 2007
Curiosità: Giovane poliglotta tedesco, parla 35 lingue e non gli basta
Sebastian Heine, 22 anni, studente universitario di Bonn, riesce a parlare perfettamente gia' 35 lingue e non sembra soddisfatto del risultato
raggiunto. "Non mi considero un genio", ha detto il giovane studente, "poiche' nel mio caso si tratta solo di applicazione.
Ogni giorno imparo nuovi vocaboli e faccio sempre esercizi di grammatica". La passione per le lingue straniere gli e' venuta all'eta' di 15 anni, quando frequentava il liceo nella cittadina di Frankenberg, nell'Assia. Leggendo Omero in lingua originale il giovane si accorse delle similitudini tra il greco
e il sanscrito, lingua che ha iniziato immediatamente a imparare. Da allora ha proseguito aggiungendone tre o quattro di nuove ogni anno. La lista degli
idiomi parlati da Sebastian Heine spazia dall'aramaico all'uzbeko, anche se la lingua che ama di piu' e' il pashto, parlato dalle tribu' pashtun dell'Afghanistan. All'universita' il giovane poliglotta si sta laureando in indo-germanistica e celtologia, ma gia' l'anno prossimo intende iscriversi a Londra
alla famosa "School of Oriental and African Studies".
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LEVATEJE ER VINO...
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L'ultimo saluto a Enzo Biagi
Con lui si spegne una delle menti più libere e coerenti che il nostro paese abbia mai avuto.
Resterà per sempre il suo esempio di grande giornalista e commentatore dei fatti italiani.
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VINCE SOLO CHI E' CONVINTO DI POTERLO FARE!
Questa mattina ho incontrato due amici, Francesco S. ed Ermanno B. Come al solito s'è parlato un po' di tutto: vita, politica, speranze condivise e quelle tradite.
Ogni volta negli ultimi anni abbiamo spesso condiviso esperienze in cui alla fine siamo rimasti un po' scottati, delusi.
Vorrei salutarli con la frase di Virgilio del titolo...ragazzi la partita è appena iniziata!
P.
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Ciao Barone!
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lunedì 5 novembre 2007
Addio "Barone"
CALCIO: E' MORTO "IL BARONE"
L'ex calciatore e allenatore Nils Liedholm, 85 anni, si e' spento a Cuccaro
(Alessandria), dove viveva e aveva una tenuta agricola.
Tra i primi e piu' noti stranieri a giocare in Italia nel dopoguerra,
faceva parte, con Gren e Nordahl, nel Milan del famoso trio Gre-No-Li.
Un saluto affettuoso da Rigenerazione a tutti i tifosi giallorossi, particolarmente affezionati al Barone, allenatore della Roma vincitrice del campionato di calcio di serie A del 1982-83.
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Sicurezza e sensazionalismo
La sicurezza è un bene di tutti ed è il primo diritto che un cittadino deve esigere dallo Stato di cui fa parte. Le città sono effettivamente percepite come insicure e tali sono come dimostrano i dati sull'aumento del numero di scippi, furti nelle ville, e rapine a negozi e banche forniti da un'indagine del sole24ore pubblicata oggi. Ad esempio nelle province di Lombardia e Emilia Romagna prevalgono i furti nelle ville, mentre nelle grandi città del centro nord sono i borseggi a primeggiare. E ancora, le città con il più alto numero di omicidi e rapine sono quelle del Sud. Un quadro insomma che rispecchia le aspettative e le conoscenze delle caratteristiche nostrane.
Tuttavia, attorno all'emergenza sicurezza, divampata dopo l'omicidio della signora Giovanna Reggiani, c'è qualcosa di strano. Ci hanno segnalato ad esempio che due importanti quotidiani nazionali hanno diffuso copie omaggio in molti condomini della capitale subito dopo l'omicidio in questione. Chi ci ha raccontato questo episodio ha sottolineato come ciò non fosse mai accaduto prima. Perché dunque questo atto promozionale? Non vogliamo pensare male e credere che soltanto per aumentare il numero di copie da vendere si è soffiato sul fuoco dell'emotività contribuendo a creare così un clima di odio e paura di cui veramente non si sentiva il bisogno. Ci affianchiamo a tutti quei rumeni onesti che lavorano nel nostro paese e che danno un contributo importante alle nostre comunità. Ci auguriamo quindi che le misure sulla sicurezza che il governo ha preso e che il parlamento ratificherà presto saranno dettate dal buonsenso e dalla conoscenza delle problematiche esistenti e non dall'emotività e dalla voglia di cavalcare un onda magari per migliorare nei prossimi sondaggi. La sicurezza è un tema che merita più attenzione e meno polemiche perché è tesoro soprattutto dei più deboli, di coloro che vivono nelle nostre periferie e di quei cittadini comunitari ed extracomunitari che sono venuti per lavorare e vivere in pace nel nostro paese.
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