Duro articolo dell'Economist contro
i politici italiani - di governo e di opposizione - sulla
risposta all'uccisione di Giovanna Reggiani.
''I leader politici italiani - inizia l'articolo - non sono
particolarmente stimati fuori (ma anche dentro) il loro paese.
La loro gestione della prima crisi generata dai rapporti
razziali ha mostrato perche'. Tra i primi aggettivi che vengono
in mente ci sono opportunisti, istrionici, irresponsabili e,
forse nella migliore delle ipotesi, insensibili''. Il
settimanale ricorda poi i fatti dell'omicidio Reggiani, ''un
crimine orrendo'', di cui il romeno Nicolae Mailat si dice
innocente: ''Ma niente di tutto questo ha avuto peso nel clamore
che e' seguito'', nota ricordando che gli immigrati romeni,
''molti dei quali rom, hanno senza dubbio portato problemi,
particolarmente a Roma''.
''Ma il motivo per il quale sono arrivati cosi' numerosi e'
che i politici italiani li hanno incoraggiati. L'ex governo di
centrodestra di Silvio Berlusconi tolse le restrizioni ai visti
per la Romania cinque anni prima che entrasse nell'Ue, a
gennaio. L'attuale governo di centrosinistra di Romano Prodi ha
scelto di non limitare l'ingresso dei lavoratori romeni dopo
l'ingresso. I romeni erano inizialmente popolari. Parlano una
lingua romanza. La maggior parte si integra facilmente''. Ma
questa politica, si nota, ''non e' stata seguita da passi per
offrire alloggio temporaneo per i nuovi arrivati. Parte della
colpa deve cadere sul sindaco di centrosinistra di Roma, Walter
Veltroni, che e' stato il primo responsabile di aver spinto il
governo nel panico dopo l'omicidio Reggiani''.
L'Economist attacca i decreti per le espulsioni: ''L'aspetto
piu' scioccante e' che il decreto prende di mira apertamente i
romeni. Nel preambolo si legge: 'la percentuale di reati
commessi da stranieri e' cresciuta, e quelli che commettono piu'
reati sono i romeni''. Ma, dice il giornale citando una
statistica della 'Stampa', questo e' vero in assoluto solo
perche' i romeni sono piu' numerosi, infatti la proporzione di
romeni denunciati o arrestati nel 2006 e' piu' bassa che nella
maggior parte dei gruppi di stranieri.
''Da allora, i rom sono stati oggetto di abusi al vetriolo.
Gianfranco Fini, il presumbilmente riformato leader degli ex
neofascisti li ha accusati di far prostituire le loro donne, di
approvare il rapimento di bambini e di credere che il furto sia
moralmente giustificato'', scrive l'Economist, affermando che
''Fini sembra pensare che l'oratoria dell'odio razziale
aumentera' le sue prospettive'' di diventare leader del
centrodestra.
E commentando la richiesta di aiuti europei fatta da Italia e
Romania per affrontare il problema delle migrazioni, conclude:
''Quando c'e' un problema, tira fuori la mano e chiedi i soldi.
E' la stessa accusa che molti fanno agli zingari''.
venerdì 9 novembre 2007
Sicurezza: Economist, dure critiche a politici italiani nel mirino i governi Prodi e Berlusconi, Veltroni e Fini
Pubblicato da Comitato RiGenerazione alle 13:18
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