mercoledì 19 dicembre 2007
martedì 18 dicembre 2007
A proposito di depressioni, mutui, conti della serva...
dal corriere.it del 18/12/2007:
Banche Ue esposte per 340 miliardi: «Informazione ricevuta da una fonte di cui non posso fare il nome»
MILANO - «Le banche europee hanno sofferenze non dichiarate sui mutui subprime per 340 miliardi di euro». Lo ha detto Carlo De Benedetti nel corso dell'assemblea di M&C, la società di investimenti di cui l'ingegnere di Ivrea è presidente del consiglio di sorveglianza. De Benedetti ha spiegato di aver ottenuto questa stima da «una fonte autorevole di cui non posso fare il nome per motivi di riservatezza».
DA AGOSTO IL MONDO E' CAMBIATO - De Benedetti ha aggiunto che «il peggio deve ancora venire». Il mondo, ha proseguito, è «cambiato da agosto di quest'anno a oggi, negli ultimi dieci anni c'è stato un eccesso di liquidità, oggi c'è una deflazione creditizia, non ci sono più soldi e la liquidità è un concetto virtuale, quando la macchina non gira, la liquidità si spegne». Secondo De Benedetti «le banche non danno più un euro a nessuno e non se lo prestano tra di loro, perché hanno diffidenza l'una dell'altra non sapendo che cos'hanno realmente in portafoglio». L'ingegnere, inoltre, ritiene che «entro il 31 dicembre non dovremo stupirci se anche solo per un giorno il tasso interbancario sarà del 10%, già oggi è superiore all'Euribor».
I RITARDI DELLE BANCHE CENTRALI - Quanto alla Federale Reserve, alla Bce e alle altre banche centrali, De Benedetti si è detto convinto del fatto che «hanno agito con ritardo, dovevano immettere liquidità sul mercato con maggior rapidità». E che «il problema è stato sottovalutato. In America, secondo De Benedetti, la reale esposizione del sistema bancario è ben superiore ai 30 miliardi indicati dal governatore della Fed, Ban Bernanke: «Possiamo aggiungere uno zero», ha detto. Trecento miliardi, dunque, di sofferenze non dichiarate negli Stati Uniti. Ma per una volta l'Europa non è da meno, visto che il maggior azionista del gruppo L'Espresso ha indicati addirittura in 340 miliardi l'esposizione totale degli istituti del Vecchio continente.
GOD BLESS AMERICA...
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venerdì 14 dicembre 2007
Fratelli d'Italia.
Il pretesto è la prima pagina del NYT di ieri che, guarda un po', è dedicata al declino dell'Italia "triste" e in rovina, al malessere degli italiani etc. in un ritratto "sconfortante" del nostro paese a cura del corrispondente a Roma Ian Fisher.
Sul sito del NYT sono anche pubblicate delle fotografie che raccontano l'Italia.
E, occupandomi di Immagine ed Immaginazione, va da sé che è là che mi fermo.
Sulle fotografie accompagnate dalle didascalie.
Un prete passa davanti ad un garage coperto di graffiti; la nuova Cinquecento- gli imprenditori chiedono meno burocrazia; Beppe Grillo- il comico che interpreta il malcontento degli italiani;
un clochard davanti all'Ambasciata francese; Bacio a Milano- il 70% dei ragazzi fra i 20 e i 30
anni vive ancora in famiglia.
Ora. io non sono particolarmente "nazionalista" né particolarmente antiamericana.
Ora: tutto vero ma tutto interpretabile come tutto.
Ora: niente di più facile che partecipare a quella tendenza -tutta italiana e da un po' anche americana- di sparare a zero sull'Italia: un ferito che è già a terra.
Però.
Guardo le foto. Leggo le didascalie. Penso agli americani.
I graffiti: ma non sono stati loro a farne una (ri)forma d'arte -escludendo quella preistorica ed
oltre- Keith Haring, Warhol e la Factory? La Cinquecento è stata eletta macchina dell'anno,
pensata in Italia, fabbricata in Italia, riprende la tradizione dell'italian design, però gli imprenditori vogliono più flessibilità.
Beppe Grillo. Ma Michael Moore?
Economia? E lo scandalo degli hedge found? Spazzatura che rischia di produrre effetti mortali in tutti i sistemi economici del mondo.
Clochard e soglia di povertà: veramente vogliamo parlarne? Degli homeless, dei disperati, della
delinquenza e violenza e di come i poliziotti americani la gestiscono per le strade?
Precariato: vero, figuriamoci. Ma nel paese più ricco del mondo non è prevista l'Assistenza medica.
I giovani "bamboccioni" italiani. Vero pure quello, figuriamoci.
Per carità, così è facile. Ma così come è molto facile, e di facilissima presa, occuparsi dei problemi
dell'Italia tralasciando sempre, e sottolineo sempre, aspetti non proprio negativi come: il Made in Italy, le sfilate milanesi, il turismo in tutto il Paese, i Musei e il patrimonio artistico, gli architetti,
qualità della vita nei borghi e qualità nel cibo ovunque. Il nostro stramaledetto modello sociale, tanto vituperato, ma ci permette di risollevarci all’ultimo secondo. E un sacco di altre cose che non mi vengono in mente.
E per la vertià mi da un po' fastidio che il presidente Napolitano sia lì e si limiti ad un commento timido e modesto. Per la verità, oggi, mi da più fastidio questa remissività delle verità contenute in quell'inchiesta.
Per la verità, oggi, mi è venuto in mente quel fatto di Craxi, di Sigonella, dei carabinieri
di una sperduta e quasi dimenticata stazione siciliana, profondo Sud, che di fronte ai navy seals – tanto celebrati da Hollywood- per una volta, ebbero il coraggio e la possibilità di dire:
Americans? Stop here, this is Italian territory!!
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venerdì 7 dicembre 2007
CENSIS: LA SVEGLIA DEL MATTINO
La caratteristica fondamentale dei “ritagli umani” senza identità è la dispersione del sé, nello spazio e nel tempo collettivo. Nello spazio, per la vittoria irresistibile dalla soggettività esasperante in ogni comportamento, senza attenzione al momento della relazione e della convivenza. Nel tempo, per il declino irresistibile dell’attenzione su un tema, un problema, un fenomeno (Carlo Emilio Gadda riteneva dispersiva un’attenzione radiofonica di 12 minuti, cosa direbbe oggi che siamo scesi forse intorno ai due?). Con i ritagli non si costruisce un tessuto sociale: così abbiamo, sul piano individuale, bolle di aspirazioni senza scopo e senza mordente e, sul piano sociale, deboli connessioni, smorte forme di aggregazione e inanimati simulacri dei processi di coesione che furono.
41mo RAPPORTO SULLA SOCIETA' - FONDAZIONE CENSIS
Il rapporto del Censis presentato oggi ha stroncato definitivamente la società italiana , ha in alcuni tratti tracciato con schiettezza il male sociale di questa nazione.
Più lo leggo e più ceffoni in faccia mi arrivano.
Sono convinto che tra un po di pagine arriveranno i pugni allo stomaco e i calci in bocca.
La lettura migliore per un bel venerdì di dicembre. E pensare che questa mattina mi ero svegliato pensando ai regali di natale. Vaassapè come arrivo a fine giornata!
[enrico]
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giovedì 6 dicembre 2007
Lavoro: Infortuni alla Thyssen Krupp di Torino, un operaio morto e sei in fin di vita
Torino, incendio in acciaieria un operaio morto, sei in fin di vita
Uno degli intossicati: "Ho visto l'inferno. Antonio era avvolto nelle fiamme e gridava: Aiutatemi, muoio"
Secondo i sindacati , alcuni dei lavoratori coinvolti nell'incidente, erano al lavoro da 12 ore consecutive: avevano già accumulato 4 ore di strordinario. La ThyssenKrupp aveva deciso a luglio di chiudere la fabbrica torinese e di concentrare tutta l'attività produttiva nello stabilimento di Terni, ma ancora nello stabilimento in via regina Margherita sono al lavoro circa 200 dipendenti. Proprio in questo periodo la linea 5 aveva avuto un'intensificazione del ritmo di lavoro e l'azienda aveva deciso di mantenerla attiva fino a giugno. Proclamato per venerdì 14 sciopero nazionale di due ore dei lavoratori metalmeccanici per chiedere maggiore prevenzione e sicurezza sul lavoro. Altre otto ore di sciopero sono state invece proclamate da Fim, Fiom e Uilm per la città di Torino e Terni, sede del gruppo metalmeccanico ThyssenKrupp. "Chiediamo che si passi dalle parole ai fatti. Non basta la compassione, bisogna che si fermino gli incidenti e i morti sul lavoro", ha detto il segretario generale della Fiom torinese, Giorgio Airaudo a nome dei tre sindacati. Domani mattina, i rappresentanti sindacali incontreranno i vertici dell'Unione industriale di Torino. "L'incidente è la tragica conferma di un'emergenza sicurezza di cui tutta la società italiana deve farsi carico", ha detto il ministro del Lavoro Cesare Damiano. "Il Governo ha fatto molto ma le norme, i controlli e le sanzioni da soli non bastano. E' necessario che tutti i soggetti coinvolti assumano questo tema come una delle priorità della loro azione politica e sociale". Anche il sindaco di Torino Sergio Chiamparino ha parlato di emergenza: "Il problema della sicurezza sul lavoro, così come autorevolmente affermato dal presidente Napolitano, rappresenta una vera priorità nazionale". Lunedì, in occasione dello sciopero dei metalmeccanici della provincia, la città ha proclamato il lutto cittadino. (6 dicembre 2007) .
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mercoledì 5 dicembre 2007
FICTION O REALITY? LA SINISTRA E L'ARCOBALENO
Oggi hanno deciso il nuovo simbolo della cosa rossa.
Dopo aver visto "la tigre e la neve" ieri sera in tv si sono accorti che poteva starci il nome "la sinistra e l'arcobaleno". La fiction diventa realtà.
Ma già dopo un paio di ore iniziava a regnare il malumore:
qualcuno grida "ma dov'è finita la falce con il martello?" (simbolo della sinistra), qualcuno inizia a toccarsi poichè intravede qualche o forse troppa rassomiglianza con il simbolo che accompagno' la gioiosa macchina da guerra occhettiana verso caporetto!
A me personalmente sembra un simbolo fatto con pennarelli ormai consumati....
Da Dire.it
ROMA - Un mare di colori e un doppio nome: la Cosa Rossa va in soffitta e nasce "la Sinistra e l'Arcobaleno". Dopo le divisioni dei giorni scorsi i segretari dei quattro partiti della sinistra stringono l'intesa che dovra' portarli, di qui a qualche giorno, al battesimo della nuova sinistra. A suggellare l'accordo anche il consenso sul nuovo simbolo, che qui anticipiamo.
Al termine di una riunione a Montecitorio durata oltre due ore, Fabio Mussi, Franco Giordano, Oliviero Diliberto e Alfonso Pecoraro Scanio lanciano la federazione dei partiti della Sinistra. Debutto tra le gente sabato e domenica, quando alla Nuova Fiera di Roma si riuniscono gli stati generali, una sorta di Costituente. Debutto ufficiale: alle amministrative di primavera, dove il nuovo soggetto politico potrebbe presentarsi per la prima volta.
"Abbiamo definito unitariamente tutti gli aspetti organizzativi che ci porteranno al grandissimo evento dell'8 dicembre", spiega al termine dell'incontro il segretario del Prc Franco Giordano. Il primo banco di prova sara' la verifica chiesta al presidente del Consiglio per gennaio. "Dobbiamo rialzare la testa", aggiunge Fabio Mussi. "Salari, precarieta', formazione e ricerca: ora sono queste le priorita'". Certo qualche distanza rimane: ieri Bertinotti, intervistato da Repubblica, rivendicava il diritto ad essere opposizione. Oliviero Diliberto non concorda del tutto. "Qualsiasi forza politica nasce con l'ambizione di governare- spiega- puoi fare l'opposizione se perdi ma non se vinci", dice al termine della riunione.
5 dicembre 2007
[enrico]
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UE: la Merkel lucida l'argenteria per sedere al tavolo della festa.
Di assoluta rilevanza i temi:
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Etichette: Affari Internazionali, Consiglio di Sicurezza, Francia, Germania, IAI, Merkel, Sarkozy
Salari più alti o sciopero!
I sindacati lanciano un ultimatum e promettono uno sciopero generale a gennaio se non verrà affrontato dal governo il nodo sull'adeguamento dei salari e se le imprese non avranno rinnovato i contratti ancora aperti.
Il colpo è stato battuto e noi di RiGenerazione non possiamo che augurarci che questo adeguamento salariale avvenga il prima possibile perché è orami evidente che sono troppe le famiglie italiane che non ce la fanno più. Si fatica ad arrivare non a fine mese ma alla terza settimana. Chiediamo però ai sindacati di impegnarsi un po' di più sul fronte della precarietà, cercando cioè di elaborare insieme alle imprese un Nuovo Statuto dei Lavoratori che fotografi la situazione di oggi fornendo così più garanzie a chi in questo momento non ne ha affatto.
Pubblicato da Comitato RiGenerazione alle 10:49 0 commenti
martedì 4 dicembre 2007
DIRITTO DI PREFERENZA
Nella serrata e vaga discussione sulla riforma della legge elettorale, il ritorno della preferenza è avvolto nel più fitto mistero. L’introduzione delle liste bloccate fu giudicata una vergogna, una degenerazione partitocratrica, un attentato ai diritti politici del cittadino, ma nelle alambiccate ingegnerie di questi giorni di tutta quell’indignazione non c’è traccia.
Infatti se Veltroni sostiene che si ridarà ai cittadini il potere sottrattogli per la scelta dei propri rappresentanti, Ceccanti (su La Stampa di oggi) illustra un progetto che prevede liste bloccate nelle circoscrizioni piccole e alla domanda su come i cittadini potranno scegliere chi eleggere, risponde:” Non certo reintroducendo le preferenze, ma attraverso i collegi uninominali. Le liste saranno un parte minina”: una evidente sfida al principio di non contraddizione! Ma d’altronde un altro consigliere del principe ha sostenuto che quando si lascia agli elettori la possibilità di esprimere la preferenza in Parlamento ci vanno i mafiosi e i corrotti: una ironica battuta o una illuminante rivelazione dell’atteggiamento mentale con cui si guarda alla democrazia? Strano paese il nostro, in cui i Presidenti delle Commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato devono andare a ritirare il compitino di un segretario di partito che non siede in Parlamento e poi si dice che è solo Berlusconi a non avere rispetto per le istituzioni della Repubblica…
Pubblicato da Comitato RiGenerazione alle 18:09 0 commenti
Etichette: Liste bloccate, preferenze, Riforma elettorale
lunedì 3 dicembre 2007
Aids, impegno del governo a garantire l' anonimato per il test
Pubblicato da Comitato RiGenerazione alle 11:46 0 commenti
Etichette: AIDS, Governo Prodi, Grillini, Onu