mercoledì 5 dicembre 2007

FICTION O REALITY? LA SINISTRA E L'ARCOBALENO

Oggi hanno deciso il nuovo simbolo della cosa rossa.
Dopo aver visto "la tigre e la neve" ieri sera in tv si sono accorti che poteva starci il nome "la sinistra e l'arcobaleno". La fiction diventa realtà.
Ma già dopo un paio di ore iniziava a regnare il malumore:
qualcuno grida "ma dov'è finita la falce con il martello?" (simbolo della sinistra), qualcuno inizia a toccarsi poichè intravede qualche o forse troppa rassomiglianza con il simbolo che accompagno' la gioiosa macchina da guerra occhettiana verso caporetto!
A me personalmente sembra un simbolo fatto con pennarelli ormai consumati....

Da Dire.it
ROMA - Un mare di colori e un doppio nome: la Cosa Rossa va in soffitta e nasce "la Sinistra e l'Arcobaleno". Dopo le divisioni dei giorni scorsi i segretari dei quattro partiti della sinistra stringono l'intesa che dovra' portarli, di qui a qualche giorno, al battesimo della nuova sinistra. A suggellare l'accordo anche il consenso sul nuovo simbolo, che qui anticipiamo.

Al termine di una riunione a Montecitorio durata oltre due ore, Fabio Mussi, Franco Giordano, Oliviero Diliberto e Alfonso Pecoraro Scanio lanciano la federazione dei partiti della Sinistra. Debutto tra le gente sabato e domenica, quando alla Nuova Fiera di Roma si riuniscono gli stati generali, una sorta di Costituente. Debutto ufficiale: alle amministrative di primavera, dove il nuovo soggetto politico potrebbe presentarsi per la prima volta.

"Abbiamo definito unitariamente tutti gli aspetti organizzativi che ci porteranno al grandissimo evento dell'8 dicembre", spiega al termine dell'incontro il segretario del Prc Franco Giordano. Il primo banco di prova sara' la verifica chiesta al presidente del Consiglio per gennaio. "Dobbiamo rialzare la testa", aggiunge Fabio Mussi. "Salari, precarieta', formazione e ricerca: ora sono queste le priorita'". Certo qualche distanza rimane: ieri Bertinotti, intervistato da Repubblica, rivendicava il diritto ad essere opposizione. Oliviero Diliberto non concorda del tutto. "Qualsiasi forza politica nasce con l'ambizione di governare- spiega- puoi fare l'opposizione se perdi ma non se vinci", dice al termine della riunione.

5 dicembre 2007


[enrico]


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