venerdì 23 novembre 2007

RigenereRai

Certo non stupisce molto quanto si apprende dai resoconti delle intercettazioni comparsi su la Repubblica in merito alle collusioni Rai - Mediaset. Il fatto è però che ormai non ci stupiamo più di nulla. I nostri dirigenti ci hanno abituati a tante e tali bassezze che quando salta fuori l'ennesimo scandalo sembra sempre che non si sia scoperta l'acqua calda ma che tutto quanto fosse noto da tempo. Forse si è alzata molto la nostra soglia di tolleranza, come ha scritto più volte Ilvo Diamanti, ma certo è che più si va avanti e più il nostro amato e odiato Belpaese appare sempre di più come una causa persa. "Non può finì così, nun deve finì così" diceva Claudio Amendola nel film "Ultras". Ecco questo deve essere il nostro grido di battaglia. Organizziamoci non c'è più molto tempo da perdere.

1 commento:

Anonimo ha detto...

dalla rubrica Andrea's version de "il Foglio" di sabato 24 novembre:
Mai, mai chiudere il cuore alla speranza. Un altro paese è possibile, un modo migliore di vivere insieme può essere intravisto. Quando si sentono frasi come: bisogna restituirle l’onore; quando si vedono persone di un certo peso, di una certa influenza e di non poca consistenza, oppure, diciamo meglio, rotte a tutte le esperienze, che si dispiacciono e dicono: ha subito uno sfregio intollerabile; quando l’indignazione monta, e monta in quella parte di classe dirigente che veniva considerata la più pelosa, riferendosi allo stomaco; e quando l’innocenza, vale a dire quell’innocenza che noi della società civile davamo per perduta, sembra invece rifarsi strada in loro, e pare ritrovare nuova luce nella difesa non tanto della professione, ma della sua dignità; e quando poi, infine, ma questo solo per essere del tutto espliciti, vecchi e riconosciuti donnaioli come Mauro, Gentiloni, Fini, Veltroni, Cappon e perfino il giornalista Maurizio Losa, sul quale varrebbe la pena stendere un velo pietoso; quando insomma puttanieri del genere parlano dell’onore violato di quella bagasciona della Rai come se fosse una tredicenne rumena, a sentimentali come noi si spalanca il cuore.