lunedì 11 febbraio 2008

Potevamo stupirvi con effetti speciali...

Comincia la gara all'effetto migliore, alla retorica più efficace, allo slogan nuovo che più nuovo non si può. Ecco che si parla della cravatta rossa di Veltroni (l'unica cosa rossa con diritto di cittadinanza nel pd. Saranno contenti i margheriti, sempre terrorizzati dall'eccesso di bandiere rosse nelle manifestazioni), della cravatta mancante di Berlusconi - che denota rilassatezza, ovvero sicurezza nella riuscita - di sfondi sempre uguali, di paesaggi bucolici, di pubblico di contorno stile Zecchino d'oro o reality Mediaset.
Come se questo fosse l'unico metro di giudizio e di convincimento per elettori senza capacità di riflessione, bimbi che si incantano davanti ai numeri di prestigiatori.
La bulimia delle parole che incessanti si riversano su noi, lascia un sapore di cenere e di qualcosa che manca. E' il sapore della mistificazione, del continuo piegare i fatti e la logica certi di convincere che il bianco è nero, anzi che non esistono più bianco e nero, come non esiste più la distinzione tra destra e sinistra. L'ignavia trasformata in idea politica e la politica privata di qualsiasi missione, di quasiasi concezione del futuro in nome del buon senso.
La Politica disegna mondi e li costruisce, ma le parole che affollano giornali e tv sono senza anima, sono le parole della gestione del potere, non della Politica.
Siamo proprio sicuri che sono le parole che noi cittadini ci accontentiamo di sentire? O il nostro fastidio, la nostra sopportazione, la nostra rassegnazione non nascono anche dalla consapevolezza che questa politica fatta da uomini ormai sperimentati in troppe occasioni, ha perso l'anima e il senso dell'orizzonte di un mondo diverso e migliore?
E gli sfondi bucolici o azzurri, le cravatte si o no, gli slogan, i giovani che fanno scenografia ormai hanno svelato il trucco e non ci bastano più.
[M]

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Posso aggiunger che manco più la brillantezza e la fantasia sono qualità che la politica sa mettere in gioco. Ormai la politica è spossata, non ha più fiato, troppo seria per sorridere, troppo triste per convincere, troppo disonesta per attrarre, troppo ipocrita per salvare il paese. Gli slogan sono il "guizzo" più emblematico: dal SI PUO' FARE al RIALZATI ITALIA.

Walter "Fredraik Frankestiin" veltroni contro Silvio "lazzaro" Berlusconi.

Ma diciamo pure che se guardo in casa mia trovo pure Enrico "paguro" Boselli che vuol fare l'autonomista coatto(perchè non gli è rimasto più uno straccio di carta da giocare). Quasi 15 anni di salti tra i vari partitini da segni al girasoli e per finire nella padella dei radicali. Mi viene il dubbio che forse qualche errore di previsione il gruppo dirigente dello SDI lo deve aver pur commesso!

Bonalè! e pole pole fa il tacchino, qua qua qua fa l'ochetta e di noi che cosa sarà!

enrico "tickling job" gambino

Anonimo ha detto...

Rizza Italia!!!