giovedì 14 febbraio 2008

«La libera elezione dei padroni non abolisce né i padroni né gli schiavi.» H. Marcuse

Ad onor del vero nella citazione del titolo bisognerebbe precisare che, oggi in Italia, la qualifica di libertà di elezione oggi non è più data.
Scrivo questo post sull'onda di un moto di ripulsa avuto nell'ascoltare Walter Veltroni nella terza camera del nostro Paese: Porta a Porta.
Ora, se dovessi argomentare critiche su tutte le questioni toccate dal candidato premier del PD dovrei scrivere tutta la notte: dalla politica estera, all'approvazione del piano regolatore, dalla concezione della politica, al suo millantato "progetto di vita", mi divide tutto da quest'uomo.
Voglio soffermarmi solo su un aspetto da lui toccato: le primarie svolte dal PD.
Innanzi tutto paragonatele a quelle americane: durano mesi, hanno regole certe, si può essere più o meno d'accordo col sistema elettorale statunitense, ma si deve riconoscere che rappresentano qualcosa.
L'ex sindaco di Roma ha citato, come termine di paragone, le primarie del PS francese, ha più o meno affermato: lì ci sono stati 200.000 partecipanti, iscritti al partito. Qui da noi invece milioni e milioni di persone hanno liberamente partecipato a questo grande processo democratico...
Non commento, non entro nel merito, vi propongo due filmati, realizzato da un ex iscritto ai DS...decidete voi.


[P]

1) LA DOMENICA DELLE PRIMARIE DEL PD.



2) LE PRIMARIE DEL PD: LO SPOGLIO DELLE SCHEDE.


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