E’ caduto il governo. Si sa, si dirà. Andremo alle elezioni. E anche questo si sa. Quando? Chissà. Ma è tutto qui? Si può proseguire in questo moto pavloviano o è ora di dire che il capolinea è arrivato per l’era della politica irresponsabile?
Quella delle cicale, dei cambiamenti di facciata, che continua a fingere che non sia vero che l’Italia o cambia profondamente, sovvertendo lo status quo, o muore.
Quella dei gerontocrati, che non possono progettare il futuro, perchè per loro consiste nelle 24 ore che il destino ancora gli concede ogni mattina, altro che orizzonte di decenni.
Quella che nasconde la miseria intellettuale, civile e politica dietro gli slogan accattivanti e senza senso e i comportamenti da teppisti.
Quella che si riempie la bocca di democrazia e libertà, ma considera il popolo un bue che si compra con poco, un sondaggio telefonico per scegliere il nome del partito o un happening primario per farsi rilasciare una cambiale in bianco.
Quella che non ha una visione complessiva e armoniosa della società che vuole costruire, ma si preoccupa solo di singoli interessi che, guarda caso, sono sempre gli stessi e non somigliano affatto all’interesse generale.
Quella che non sceglie, mai, dà un colpo al cerchio e uno alla botte e predilige il centro, il luogo della non decisione.
Quella che non va mai per vie chiare e dritte, ma sceglie sempre percorsi tortuosi e machiavellici che si ritorcono contro tutti noi.
Quella dei grandi partiti che se la prendono con quelli dell’uno per cento perchè non riescono a cambiare il paese e non sono mai sfiorati dall’idea di non essere grandi partiti con grandi leader, ma solo grossi partiti guidati da segretari presuntuosi.
Quella dei grandi partiti che tuonano contro i nanerottoli, ma poi si inventano le liste civetta, per qualche voto in più.
Quella che lancia progetti che non ha il coraggio di portare fino in fondo, perchè è meglio l’uovo del seggio per sé che la gallina del rischio e del cambiamento per tutti.
Quella non conquista il consenso con la forza delle idee e della fiducia, ma lo acquista con favori e prebende in tutta Italia, rossa, azzurra, bianca, nera che sia.
Quella che invoca il voto ai sedicenni, ma non offre opportunità per mostrare le proprie capacità neppure ai quarantenni, a meno che non siano fedeli componenti della propria cordata.
Quella che vuole il conformismo morale, strumento principe di controllo sociale, ma solo per gli altri, per carità.
Quella che non è mai trasparente, dice e non dice e volta gabbana a ogni sondaggio o cambio di brezza.
Quella di chi – singoli cittadini compresi – dice che la colpa è sempre altrove e poi si sa che forze oscure complottano contro di noi!
Questa politica decrepita non può rigenerare l’Italia.
Che sia vecchio di età e di mentalità come Berlusconi o solo di mentalità, come Veltroni,
un paese che deve rinascere non è un posto per vecchi.
[M]
giovedì 31 gennaio 2008
SIGNORI, SI SCENDE!
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Etichette: Crisi di Governo, futuro, gerontocrati, partiti
mercoledì 30 gennaio 2008
Liberté, impunité, elezioni anticipé
Cetto LaQualunque. Meditate gente, meditate
[B]
Pubblicato da Comitato RiGenerazione alle 18:37 2 commenti
Etichette: Antonio Albanese, Cetto LaQualunque, Crisi di Governo, Fazio, Governo Prodi, Mastella
Alice nel paese delle meraviglie...
Tutto ciò è probabile che non si realizzi visto che Gianfranco Fini, Berlusconi, e la (ex o neo) CdL propende tutta per il voto anticipato. Con Bossi che minaccia sempre rivoluzioni padane etc. etc.
Poi c'è il centro sinistra che deve affrontare un serio percorso di rinnovamento: PD, cose rosss e cose bianche cose a pois, socialisti che non si sa bene cosa vogliono fare da grandi etc etc.
Il tutto è condito al fine da Confindustria, Confcommercio, Confepiscopale che richiamano al senso di responsabilità etc. etc.
La commissione Attali ha terminato qualche giorno fa i suoi lavori: trecento (300) proposte di riforma dello stato.
Sempre da Parigi arrivano altri spunti di riflessione, dal corriere.it:
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_gennaio_30/gates_innovazione_ebdc5476-cf2d-11dc-8e3f-0003ba99c667.shtml
non so a voi ma a me viene da piangere...
Pubblicato da Comitato RiGenerazione alle 14:18 2 commenti
Etichette: commisione Attali, Francia, Repubblica Italiana
CHE ANSIA L'ANSA SULL'ISTAT PER FORTUNA C'E' SEPA
ANSA di oggi 30 gennaio 2008(il d-day del futuro governo italiano, d nel senso "del ...." seguito dai più bizzarri sostantivi che lascio a voi decidere!):La retribuzione lorda per ora lavorata nelle grandi imprese a novembre e' calata dello 0,9%,ma in termini tendenziali e' salita dello 0,9%. L'Istat precisa che la variazione tendenziale della retribuzione lorda per dipendente e' stata +2,2% rispetto a novembre 2006.
Che vuol dire? in busta paga che è successo? è calata? è aumentata? un operaio può oggi comprarsi un francobollo in più per spedire la propria letterina anonima di improperie al datore di lavoro? o i 60centesimi di euro gli sono stati sottratti e quindi al bar dovrà accontentarsi di mezza brioche con la crema e mezza tazzina di caffè?
Voglio dire: ogni giorno un dato nuovo, ogni giorno un istituto di ricerca dice la sua, i giornali che fanno a gara chi pubblica prima e peggio tutti questi numeri fortunati ed infine noi che un giorno siamo convinti che il 27 riusciremo ad acquistare un francobollo in più del mese precedente per accorgerci il giorno dopo che il francobollo lo hanno usato per spedirci l'ennesima bolletta (come direbbe l'istat-ansa) "in calo del 14% lordi ma in termini tendenziali rincarata del 28% sempre lordi. Precisando che la variazione tendenziale pian piano tenderà e si trasformerà come per magia in quella reale".
Ma oggi arrivano anche le "BELLE NOTIZIE". Per molti che non lo sanno un mio grande cruccio sono sempre state le spese fantasiose che si inventano le banche e che ti addebitano senza se e senza ma sul conto corrente. Un lenta erosione dei tuoi risparmi fatta di centesimi di euro e nomi incomprensibili, formule di calcolo conosciute solo in ambienti nasa e regole contrattuali che si modificano come i dati sull'andamento dei salari. Ma la bella notizia si chiama SEPA!
Con il lancio del nuovo bonifico europeo, prende avvio la SEPA (Single Euro Payments Area) che mira ad armonizzare gli strumenti di pagamento elettronici in 31 paesi aderenti all’area. Il processo di progressiva sostituzione degli attuali strumenti di pagamento elettronici nazionali con gli strumenti SEPA costituisce, dopo l’introduzione dell’euro, un importante avanzamento nella realizzazione di un efficiente mercato unico dei pagamenti europeo, aperto a un’effettiva concorrenza. Nella SEPA tutti i pagamenti saranno considerati nazionali. Con i nuovi strumenti, i cittadini e gli operatori economici europei potranno effettuare e ricevere pagamenti in euro utilizzando un unico conto bancario e con la stessa facilità con cui si eseguono oggi i pagamenti nazionali. La SEPA, migliorerà l’efficienza dei pagamenti nella UE e favorirà l’innovazione. Ne risulterà accresciuta la competitività dell’economia europea.Lo hanno paragonato all'EURO! il tuo conto diventerà EUROPEEOOO! le economie di scala ci aiuteranno! arrivano i PAGAMENTI COMPETITIVI(ma che vuol dire pagamenti competitivi: forse che chi paga di meno vince?)!
Lo sviluppo di strumenti di pagamento elettronici consentirà una progressiva riduzione dei costi di gestione dei servizi. Maggiore concorrenza ed economie di scala consentiranno di offrire un ventaglio ampio di servizi di pagamento competitivi.
SEPA! SEPA! W SEPA!
Ma SEPA ci porterà un qualche beneficio?
oppure prima o poi sul mio estratto conto troverò un paio di euro che se ne vanno per il S[saluta]E[e]P[paga]A[a'coglione]!
[E.]
PS: leggetevi questa, Della Valle concede gratifica di 1400euro ai dipendenti e i sindacati si incazzano!
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lunedì 28 gennaio 2008
MANNAGGIA DRAGHI E LA BANKITALIA
Siamo alle solite: per Bankitalia il problema dei redditi è l'ennesima guerra dei bottoni tra lavoratori dipendenti ed autonomi!
Dico questo perchè oggi è stata data alla stampa una indagine di via Nazionale dove esce fuori che :.. va molto meglio ai redditi degli autonomi, +13,1% dal 2000 ad oggi!
Specificando poi che bisogna fare i distinguo, non siamo mica tutti autonomi allo stesso modo!
Ci sono autonomi più autonomi e autonomi meno autonomi: infatti sempre il sior Draghi ci fa sapere che per gli autonomi come artigiani e Co. sono percentuali a 2 cifre per i liberi professionisti o i lavoratori atipici il dato è con un segno meno davanti!
Ecco, ecco, ecco allo scoperto gli autonomi meno autonomi degli autonomi: i lavoratori atipici!
Gli AUTONOMI ATIPICI! io sinceramente ero convinto che gli atipici fossero atipici perchè atipici rispetto al lavoro dipendente, ma equiparare un atipico con un artigiano o con un libero professionista mi sembra una corbelleria per non dire una cazzata!
A meno chè: siano liberi professionisti che di professione fanno gli atipici! così i conti mi tornano!Il reddito medio. Nel 2006 il reddito familiare medio annuo, al netto delle imposte sul reddito e dei contributi previdenziali e assistenziali, è risultato di 31.792 euro, pari a 2.649 euro al mese. Rispetto alla precedente rilevazione, fatta nel 2004, il reddito familiare medio aumenta - rileva la Banca d'Italia - del 7,8% in termini nominali, pari al 2,6% in termini reali.
Rifendosi invece al reddito dei singoli percettori (e non più a quello familiare), per i lavoratori dipendenti è risultato pari a 16.045 euro, con una crescita dell'1,2% in termini reali. Per contro - si legge sempre nell'indagine dell'istituto di Palazzo Koch - quello da lavoro indipendente è stato pari a 22.057 euro (in lieve diminuzione, -0,1%, rispetto al 2004).
Ma non è finita:Dallo studio di Bankitalia emerge anche una novità: il reddito familiare medio mostra una crescita in termine reali maggiore al Sud e alle Isole (5,6%) rispetto al Centro (3,5%) e al Nord (0,7%). L'istituto spiega che il migliore risultato, relativo sempre al biennio 2004-2006, registrato dai nuclei del Sud "è in misura significativa legato alla maggiore crescita del numero medio di percettori per famiglia".
Indi per cui sono aumentati gli occupati più al sud che al nord!
Non so voi ma io faccio il libero professionista, laureato, con famiglia a carico, guadagno quello che guadagna un lavoratore dipende medio ma non ho un contratto e nemmeno 12mensilità sicure, mi sento atipico in quanto faccio finta di lavorare come autonomo ma ogni mattina è come timbrassi il cartellino, lascio sull'unghia circa 10mila euro l'anno allo stato tra oneri, imposte e previdenza; lascio 12mila l'anno euro su un'altra unghia per una casa che non è manco la mia e secondo il mio commercialista dovrei vivere con 10euro al giorno per non rischiare di chiudere i conti in rosso! SARA' ma I CONTI DI DRAGHI NON MI TORNANO PER NIENTE!
Che fare: rincorrerlo con il forcone?
[E.]
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giovedì 24 gennaio 2008
DILLO TRE VOLTE E SI AVVERA
Non mollo, non mollo, non mollo. Vergogna, vergogna, vergogna. Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo.... In ordine Prodi, Scalfaro e Galeazzi: lo stesso claim linguistico, la stessa ter-repetita parola tanto per essere sicuri che quello che sta accadendo sia realtà e non un abbaglio, un abbiocco, un sogno passeggero o tanto per convincere se stessi che non si stà dicendo una cazzata.
Un giorno in un paese campano un direttore della Asl locale nomina un primario e come disse Confucio un battere di ali di farfalla può provocare una tempesta altrove: e così cadde il Governo. Alt! Rimase su di una gamba il Governo.
Ma io dico: questo primario e questo direttore Asl sono consapevoli fino in fondo di quello che hanno provocato, del potere che hanno! Come se oggi io nominassi una segretaria e domani si dimettesse l'amministratore delegato.
Potere ai primari e alle segretarie soprattutto, potere al popolo!!!!
Non ultimo questo primario ha dato avvio ad uno degli spettacoli più inattesi che la natura ha mai potuto riservare ad essere vivente: Casini che difende Prodi, Veltroni che difende Prodi ma anche Belusconi, Berluscka che chiede per la centesima volta le elezioni subito, i partiti più piccoli che vogliono Prodi ma dicono alla moglie quello che vorrebbero far sapere alla Suocera ed allora se la prendono con il PD, Prodi difende Mastella fino alla fine ma Mastella gli vota contro, Di Pietro dice a furor di popolo che se Prodi conferma l'operato di Mastella è l'IDV che non darà il proprio voto al Governo, Prodi conferma l'operato di Mastella per ben due volte e Di Pietro decide coerentemente di sostenere il Governo, Pecoraro Scanio dice che è tutta na monnezza, PRC che con Bertinotti l'altro ieri aveva detto questo Governo è finito tesse le lodi di Prodi sperando che questo Governo duri vita "naturaldurante", Berlusconi vorrebbe raccomandare a Saccà il leader del PD Veltroni ma Walter non ha ancora deciso se vuole la direzione del TG1 o della Asl Campana che nomina i Primari che fanno cadere il Governo, amministratori che non si dimettono, ministri che lo fanno, giornalisti che si mettono a vendere arance, la Fiat che in borsa prende batoste il giorno che Lapo se la prende perchè gli copiano i suoi occhiali che costano 1000euro, praticamente due mensilità per un operatore del callcentre della Fiat, ma non ultimo.....
Bossi che grida: o elessioni o rivolussione!
Ma ve lo immaginate Bossi che dice a gran voce tutto vestito di verde con la B gialla disegnata sul petto come un supereroe sul suo battello tra le calme ed inquinate acque del fiume Po: RRIVVVOLLUSIONNN!!!! PAPAPADANI N'DEMO A FAR LA RIVOLUSION.... Non si era mai visto un supereroe così, che va da vespa e in una lingua incomprensibile ai più(perchè diciamolo ormai non si capisce più quel che dice più o meno come succede quando parla Pannella) legge un testo già preparato. E' come se Superman si fosse scritto sul palmo della mano "più veloce della luce" perchè non si sa mai che me lo dimentico, o i tre/quattro moschettieri estraessero la loro pergamena con scritto "tutti per uno uno per tutti" causa probabile demenza senile e perdita di memoria prima di ogni duello!
...che dire, che dire di più: passerà, passerà, passerà.
[E.]
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mercoledì 23 gennaio 2008
IL MARITO DI CLODIA
Di fronte al caso Mastella le reazioni sono state di critica alla magistratura accusata di interessi inconfessabili, invasione di campo, persino – ridicolmente – di colpo di stato.
Le dimissioni dalla carica di Ministro della Giustizia sono state considerate una sorta di atto di eroismo e persino rifiutate in prima battuta. Qualcuno si è chiesto quanto questi atteggiamenti siano dannosi per la convivenza e la coesione civile, a tutti i livelli?
Chi è chiamato al governo della cosa pubblica ritiene evidentemente di avere maggiori diritti, ma in realtà ha solo enormi responsabilità, la prima delle quali riguarda il delicatissimo vincolo di fiducia tra istituzioni e cittadini.
Quel vincolo senza il quale non esiste né Stato né comunità, che va mantenuto e preservato con ogni cura. Contrariamente a quanto troppi credono, la res publica non è una res nullius, una cosa di nessuno, suscettibile di appropriazione e stupro da chi arrivi a detenerne il controllo, ma è cosa di tutti, da trattare con rispetto.
Per questo quelle dimissioni (e altre che persino di fronte alle condanne stentano ad arrivare!) sono atti necessari se si ha il senso dello Stato, atti da accettare senza esitazioni, nemmeno se dettate da ragioni di convenienza politica. Nessuna istituzione può chiamarsi fuori dalla responsabilità del vincolo fiduciario che è l’essenza della democrazia. Ognuno, nel ruolo che gli è proprio, ha quest’obbligo che impone rigore, professionalità e attenzione.
Vale certo anche per i magistrati, ma sarebbe ora che la classe politica per prima se ne facesse una ragione!
[Milena]
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Etichette: cittadini, magistratura, Mastella, Ministro della Giustizia, Stato
sabato 19 gennaio 2008
UNA IDEOLOGIA FORTE PER UNA VERA DEMOCRAZIA
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Etichette: cittadinanza attiva, partecipazione, Radio Radicale, radioradicale.it, Ri-generazione, socialismo, The Polis
mercoledì 16 gennaio 2008
PAPA CORAGGIO
Niente Sapienza per il Papa. Proteste e polemiche hanno indotto Ratzinger a non andare all’inaugurazione dell’anno accademico, anche se diffonderà comunque l’intervento previsto. Gli schiamazzi degli studenti sotto il Rettorato erano – evidentemente – una prova troppo dura da sopportare, alla quale si sarebbe sottratto persino San Lorenzo! Bisogna capirlo: come hanno evidenziato i solerti tromboni che ci affliggono, per il Papa non valgono le regole di comportamento cui sono tenuti i comuni mortali nello spazio pubblico, cioè poter esprimere qualsiasi opinione accettando la possibilità del dissenso e anche della contestazione dura. Per Ratzinger niente proteste o contestazioni,solo obbediente silenzio. Naturalmente che ciò comporti il sacrificio della libertà di espressione altrui è un insignificante dettaglio.
La vicenda sarebbe grottesca, in un altro paese, da noi è allarmante. Il Rettore invita il Papa all’inaugurazione dell’anno accademico: si può obiettare sul controsenso di invitare in un’Università il rappresentante di un’istituzione che da sempre ha mal digerito l’autonomia di pensiero; si può rilevare che questo invito implica il riconoscimento di un’autorità che in questo contesto di invasione del papato nella sfera dello Stato e della libertà di coscienza dei cittadini è quanto mai sospetto e inopportuno, tanto più che si può indovinare il contenuto che il papa veicolerà, ovvero la guerra dichiarata da tempo alla libertà di conoscenza, di coscienza, di pensiero. Tuttavia le istituzioni universitarie così di determinano più o meno legittimamente dal punto di vista formale. Altrettanto legittimamente docenti e studenti esprimono la propria contrarietà a questo invito (a meno che si ritenga che là dove passa il Papa non cresce più la democrazia). Gli studenti organizzano manifestazioni di protesta che NON impediscono a Ratzinger di partecipare alla cerimonia. Dov’è l’attentato alla libertà del Papa, che peraltro gode ogni giorno (v.TG1) dell’attenzione dei media?
I tromboni hanno lamentato l’assenza di dialogo, ma il Papa non partecipa a dibattiti,ha il privilegio di poter fare monologhi e ne usa a piene mani, senza contare che si parte comunque dal presupposto della sua infallibilità, quindi o gli si dà ragione o si è in torto. Non sembrano esattamente le basi per un dialogo, ma tant’é!
[Milena]
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lunedì 14 gennaio 2008
MANIFESTAZIONE!!!!!!!!!!!!
UNA IDEOLOGIA FORTE
PER UNA VERA DEMOCRAZIA
Venerdì 18 gennaio 2008, ore 16,30
Centro congressi Cavour, via Cavour 50/A - ROMA
Idee e riflessioni intorno al Socialismo
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Etichette: manifestazione, Partito Socialista
venerdì 11 gennaio 2008
PIL....QUESTO SCONOSCIUTO.
Sempre più spesso illustri ed autorevoli studiosi ritengono che il PIL non sia più un valore idoneo alla misurazione dello stato reale dell'economia di un paese.Tale sensazione comincia a diffondersi anche tra le persone, le quali a fronte di un indice statistico x vedono corrispondere invece un indice reale y. Come infatti ha affermato anche il Presidente francese Sarkozy, non è più possibile accettare il divario tra indici statistici che dicono che tutto va bene, e la percezione di disagio che avvertono i cittadini. Ebbene, se utilizzando metodi diversi (come il ppa:parità di potere d'acquisto) per calcolare la reale ricchezza e benessere di un paese, possiamo accorgerci, come è avvenuto alla fine del 2007 ,che in realtà l'economia cinese si è rivelata del 40% più piccola rispetto a quanto si pensasse, così potremmo scoprire che invece l'Italia versa in una situazione economica molto peggiore rispetto a quella che è indicata dai numeri. Forse, allora, le riforme strutturali e strategiche di cui il nostro Paese ha urgente bisogno sarebbero varate davvero. Insomma, l'unica speranza per cercare di cambiare la situazione è che questa, oltre ad essere ormai divenuta insostenibile per una gran parte della popolazione, sia anche certificata da qualche indice statistico che riesca a fotografare la realtà meglio di quanto abbia fatto il Pil fino ad oggi.
MD
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/01/pil-vecchio-tiranno.shtml?uuid=19adf2b6-bf79-11dc-92dc-00000e25108c
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Etichette: economia, PIL, statistica
giovedì 10 gennaio 2008
UNA MORATORIA SUI TROMBONI
Sarebbe vano cercare una trama razionale, meditata e fondata su un pensiero autenticamente critico e autonomo nelle loro quotidiane, contraddittorie e spesso estemporanee esternazioni: non c’è. La molla che li muove è di tutt’altra natura. Se in gioventù pensavano alla rivoluzione, oggi salvaguardano le posizioni raggiunte con i cavalli di Frisia, restii a rinunciare anche a una sola briciola di potere. Vogliono ancora cambiare il mondo, ma solo per riportarlo al Medioevo. Dietro il richiamo a principi e sogni di progresso rivoluzionario si nasconde la disperata necessità di trovare un libretto di istruzioni per la vita che non li ponga mai di fronte al dilemma della scelta e della responsabilità. Passano così dall’ideologia politica al servizio del capo carismatico, alla mania religiosa, tutto pur di trovare un paravento grande abbastanza da nascondere la loro ignavia, così da poter dire, se mai qualcuno li chiamerà a rendere conto dei loro atti “Ma ho solo obbedito agli ordini”. Una miserabile scusa sin dai tempi di Norimberga.
Vogliamo una moratoria sui tromboni!
Non per sempre, solo per un po’, per rammentare quanto sia bello ascoltare solo chi ha davvero qualcosa da dire con sincerità e rifletterci su con la propria testa e il proprio cuore.
Dopodichè i tromboni potrebbero anche continuare a tromboneggiare, ma non avrebbero più ascoltatori.
[Milena]
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mercoledì 9 gennaio 2008
Media e Governi.
Per il presidente francese, infatti, la tv di stato ha un ruolo sociale importante e "non può operare secondo mere logiche commerciali".
E' difficile pensare che una proposta del genere in Italia potesse farla, per evidenti motivi, il rappresentante dell'omologo schieramento politico, ma era troppo aspettarsela dall'Unione, Ulivo, Partito Democratico, etc etc?
[P]
http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/esteri/sarkozy-eliseo/sarkozy-eliseo/sarkozy-eliseo.html
Pubblicato da Comitato RiGenerazione alle 12:38 1 commenti
Etichette: banlieue, Carla Bruni, commisione Attali, repubblica.it, Sarkozy, Televisione
martedì 8 gennaio 2008
GO OBAMA GO...!!!!
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giovedì 3 gennaio 2008
Progresso e Sviluppo.
Forse è giunto il momento di interrogarci tutti quanti sul senso ultimo delle cose, forse è giunto il momento di verificare se l'idea di sviluppo imposta dalla necessità di aumentare sempre più i livelli di produzione realizzi ancora degli effetti positivi, o se ormai ci siamo un po' scordati di come è iniziata questa corsa e quasi come automi non sappiamo più qual'è la meta ma l'importante è correre...correre sempre più veloci.
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/ambiente/rumiz-ecologico/rumiz-ecologico/rumiz-ecologico.html
ps: la vignetta proviene dal sito http://unavignetta.splinder.com/archive/2007-02.
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