Sempre più spesso illustri ed autorevoli studiosi ritengono che il PIL non sia più un valore idoneo alla misurazione dello stato reale dell'economia di un paese.Tale sensazione comincia a diffondersi anche tra le persone, le quali a fronte di un indice statistico x vedono corrispondere invece un indice reale y. Come infatti ha affermato anche il Presidente francese Sarkozy, non è più possibile accettare il divario tra indici statistici che dicono che tutto va bene, e la percezione di disagio che avvertono i cittadini. Ebbene, se utilizzando metodi diversi (come il ppa:parità di potere d'acquisto) per calcolare la reale ricchezza e benessere di un paese, possiamo accorgerci, come è avvenuto alla fine del 2007 ,che in realtà l'economia cinese si è rivelata del 40% più piccola rispetto a quanto si pensasse, così potremmo scoprire che invece l'Italia versa in una situazione economica molto peggiore rispetto a quella che è indicata dai numeri. Forse, allora, le riforme strutturali e strategiche di cui il nostro Paese ha urgente bisogno sarebbero varate davvero. Insomma, l'unica speranza per cercare di cambiare la situazione è che questa, oltre ad essere ormai divenuta insostenibile per una gran parte della popolazione, sia anche certificata da qualche indice statistico che riesca a fotografare la realtà meglio di quanto abbia fatto il Pil fino ad oggi.
MD
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/01/pil-vecchio-tiranno.shtml?uuid=19adf2b6-bf79-11dc-92dc-00000e25108c
venerdì 11 gennaio 2008
PIL....QUESTO SCONOSCIUTO.
Pubblicato da Comitato RiGenerazione alle 11:06
Etichette: economia, PIL, statistica
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