Siamo alle solite: per Bankitalia il problema dei redditi è l'ennesima guerra dei bottoni tra lavoratori dipendenti ed autonomi!
Dico questo perchè oggi è stata data alla stampa una indagine di via Nazionale dove esce fuori che :.. va molto meglio ai redditi degli autonomi, +13,1% dal 2000 ad oggi!
Specificando poi che bisogna fare i distinguo, non siamo mica tutti autonomi allo stesso modo!
Ci sono autonomi più autonomi e autonomi meno autonomi: infatti sempre il sior Draghi ci fa sapere che per gli autonomi come artigiani e Co. sono percentuali a 2 cifre per i liberi professionisti o i lavoratori atipici il dato è con un segno meno davanti!
Ecco, ecco, ecco allo scoperto gli autonomi meno autonomi degli autonomi: i lavoratori atipici!
Gli AUTONOMI ATIPICI! io sinceramente ero convinto che gli atipici fossero atipici perchè atipici rispetto al lavoro dipendente, ma equiparare un atipico con un artigiano o con un libero professionista mi sembra una corbelleria per non dire una cazzata!
A meno chè: siano liberi professionisti che di professione fanno gli atipici! così i conti mi tornano!Il reddito medio. Nel 2006 il reddito familiare medio annuo, al netto delle imposte sul reddito e dei contributi previdenziali e assistenziali, è risultato di 31.792 euro, pari a 2.649 euro al mese. Rispetto alla precedente rilevazione, fatta nel 2004, il reddito familiare medio aumenta - rileva la Banca d'Italia - del 7,8% in termini nominali, pari al 2,6% in termini reali.
Rifendosi invece al reddito dei singoli percettori (e non più a quello familiare), per i lavoratori dipendenti è risultato pari a 16.045 euro, con una crescita dell'1,2% in termini reali. Per contro - si legge sempre nell'indagine dell'istituto di Palazzo Koch - quello da lavoro indipendente è stato pari a 22.057 euro (in lieve diminuzione, -0,1%, rispetto al 2004).
Ma non è finita:Dallo studio di Bankitalia emerge anche una novità: il reddito familiare medio mostra una crescita in termine reali maggiore al Sud e alle Isole (5,6%) rispetto al Centro (3,5%) e al Nord (0,7%). L'istituto spiega che il migliore risultato, relativo sempre al biennio 2004-2006, registrato dai nuclei del Sud "è in misura significativa legato alla maggiore crescita del numero medio di percettori per famiglia".
Indi per cui sono aumentati gli occupati più al sud che al nord!
Non so voi ma io faccio il libero professionista, laureato, con famiglia a carico, guadagno quello che guadagna un lavoratore dipende medio ma non ho un contratto e nemmeno 12mensilità sicure, mi sento atipico in quanto faccio finta di lavorare come autonomo ma ogni mattina è come timbrassi il cartellino, lascio sull'unghia circa 10mila euro l'anno allo stato tra oneri, imposte e previdenza; lascio 12mila l'anno euro su un'altra unghia per una casa che non è manco la mia e secondo il mio commercialista dovrei vivere con 10euro al giorno per non rischiare di chiudere i conti in rosso! SARA' ma I CONTI DI DRAGHI NON MI TORNANO PER NIENTE!
Che fare: rincorrerlo con il forcone?
[E.]
lunedì 28 gennaio 2008
MANNAGGIA DRAGHI E LA BANKITALIA
Pubblicato da Comitato RiGenerazione alle 12:56
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Lavoratori autonomi, la voratori dipendenti è una distinzione che ormai sembra irreale. Lo stato di precarietà percepito è totalmente generalizzato e non declinabile secondo l'inquadramento lavorativo. Il lavoro dovrebbe essere protetto in quanto tale. Bankitalia applica schemi non più rispondenti alla realtà sociale, così come la nostra classe politica è incapace ad interpretare nuovi bisogni ed a ricomporre conflitti tra generazioni e forse all'interno delle stesse generazioni.
Dobbiamo noi tutti chiedere conto di questi fallimenti.
Ferdi
Scusate, chi si è preso il mio 13,1%? Non per altro, ma per quanto frughi nel mio conto in banca non riesco proprio a trovarlo!
Se avessi trovato il mio pollo di Trilussa non avrei uno studio a metà con una collega, non avrei una casa in affitto con una coinquilina, non avrei una segretaria a metà...insomma una vita a mezzi (e speriamo di avere l'esclusiva almeno sul fidanzato!)
L'analisi della Banca d'Italia è opinabile in quanto posta quasi nell'ottica di un conflitto tra lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti. Per quanto ovvio, non condivido l'interpretazione del problema stipendi come una sorta di conflitto di classe in quanto il problema, mutatis mutandis, riguarda entrambe le categorie, afflitte da una tassazione esasperante e che, allo stato, non accenna a diminuire. Apprezzo comunque i continui moniti della Banca d'Italia, non so se solamente di facciata, riguardo al problema in argomento, soprattutto a fronte dell'assordante silenzio di molte parti sociali e politiche, troppo prese dai propri interessi particolari piuttosto che da quelli generali. Ciò che disgusta è l'incapacità di trovare punti di vista comuni per la risoluzione dei problemi collettivi e in tal senso, anche nell'attuale crisi parlamentare, appare evidente il fallimento dell'intera classe politica. Spero solo che, in un eventuale ricambio generazionale, non emergano giovani già contaminati dalle logiche degli ormai vecchi partiti e quindi più preoccupati di acquisire il potere piuttosto che di affrontare senza indugio, attraveso rapide concertazioni, i problemi generali, a cominciare da quello degli stipendi.
Posta un commento