I figli hanno buste paga molto meno generose di quanto non avessero i loro padri. Circa il 35% in meno per essere precisi. Hanno, inoltre, "difficoltà crescenti nel costruirsi una carriera lavorativa che consenta il pieno sviluppo delle attitudini e delle capacità individuali." Ad aggravare questa situazione già di per sé non rosea sono intervenute le riforme del sistema previdenziale. Questa è la fotografia dei giovani alle prese con la società di oggi scattata da un working paper della Banca d'Italia. Il documento si chiama: "Il divario generazionale: un'analisi dei salari relativi dei lavoratori giovani e vecchi in Italia." Sarebbe questo, secondo i ricercatori di Bankitalia uno dei fattori a determinare una maggiore dipendenza dalle famiglie di origine, quasi a richiamare polemicamente il termine "bamboccioni" utilizzato dal Ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa riferendosi appunto alle giovani generazioni che , secondo il ministro, rimarrebbero troppo tempo a casa. Insomma, sembra quasi di ricordare quei racconti fatti da qualche amico in cui un nonno regalava al nipote 5000 lire, diciamo alla fine degli anni '80, e diceva: "divertiti con la tua ragazza".
Il divertimento già non poteva comprendere un cinema ché, all'epoca, sarebbe costato 7000 lire; quindi, avendo qualche altro soldino da parte comunque la ragazzetta sarebbe rimasta fuori dal cinema. Ecco, sembra quasi che quel nonno sia rimasto miracolosamente al potere per tutti questi anni e che ti continui a dire "diverititi con la paghetta" mentre lui si è scofanato tutto.
venerdì 26 ottobre 2007
Le paghette e i bamboccioni
Pubblicato da Comitato RiGenerazione alle 13:05
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