martedì 4 marzo 2008

Sebben che siamo donne...

...non aspettiamoci aiuto le une dalle altre per sfondare il tetto di cristallo.
A coloro che ancora sognano la sorellanza è bene segnalare l’articolo di Lucia Annunziata su La Stampa di oggi. Parlando di Hillary Clinton, osserva: “... si sente un’aria di esplosione dei pregiudizi nelle osservazioni minuziose che le si fanno, negli insulti che ci si permettono, nell’ironia su difetti fisici, le corna subite, la natura delle ambizioni, che mai a un uomo sarebbero propinati con tale gusto e ferocia. Ora che sta perdendo, insomma, Hillary assaggia per la prima volta (?!) l’amaro pane della condizione di donna: la violenza che si scatena con gusto sul sesso debole.”
E, non paga né doma, prosegue: “E’ un amaro specchio, quello in cui Hillary ci ha fatto mirare. Una storia che da donne conosciamo bene: non importa quanto lavori, ci sarà sempre alla fine un uomo che, con passo leggero e un sorriso, ti sorpassa sul filo e ti lascia dietro.
Sarà ora di reagire? Si chiede l’ignara lettrice. Sarà ora di farla finita con i due pesi e le due misure? Sarà ora di sbattere porte sul muso ai sorridenti acchiappafarfalle, meno bravi di te e che ti fregano sempre perchè anche le donne ritengono di vivere nella società degli uomini e gli fanno largo con ancillare devozione?
E la Annunziata risponde: “ La sconfitta la rende umana e – anche sostenendo ancora con la mente Obama (l’uomo sorridente)- a questa umanità, come donna, oggi mi inchino”.
Con un’amica così, le donne che vogliono sfondare il tetto di cristallo non hanno bisogno di altri nemici.

[M]

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